Discussione:
vini adatti all'invecchiamento
(troppo vecchio per rispondere)
Tifereth
2003-11-10 12:16:50 UTC
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Ciao a tutti! Sono abbastanza ignorante, anche se non totalmente profano, in
materia di vino, ma ho deciso di avvicinarmi all'argomento mettendo su anche
una mia piccola cantina personale... Dovrei però chiedervi un consiglio:
come faccio a sapere quali vini si prestano ad essere bevuti dopo diversi
anni e quali no? Sono molto grato a chi mi può aiutare perchè di questo non
ho assolutamente un'idea e credo sia una cosa abbastanza fondamentale...
Ho già provato a cercare in rete l'argomento, ma tutti i siti parlano delle
caratteristiche ambientali che deve avere la cantina, ma non di quali vini
siano adatti ad essere conservati a lungo e quali ad essere consumati
relativamente giovani.
Approfitto per chiedervi anche se i tipi di vino che ho già si prestano o
meno ad essere invecchiati: Chainti, Amarone, Nobile di Montepulciano,
Montepulciano d'Abruzzo.
Vi ringrazio in anticipo, saluti.


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Tifereth

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Stat rosa pristina nomine; nomina nuda tenemus.
Marco Baccaglio
2003-11-10 12:38:31 UTC
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Risposta molto difficile se non impossibile.
In sostanza la capacita' di invecchiamento dipende dalla struttura del vino,
cioe' da quanto (1) alcol, (2) tannini e piu' in generale (3) estratto secco
ha.
Detto questo, il COME invecchia e' una questione di (1) cantina, (2) tappo
(3)"sa Dio cos'altro".

In linea di massima, i vini rossi dovrebbero invecchiare di piu' e meglio
che i vini bianchi. Regola con un numero incredibile di eccezioni...
Secondo, qualsiasi vino che tu comperi, NON DOLCE, con alcol inferiore al
12% non e' generalmente da invecchiare. Per questa regola, tutto quello che
sia bianco o rosso sta sopra il 13% di alcol potrebbe invecchiare. Ma anche
qui e' dura, perche' alcuni vini siciliani che hanno ben piu' di quel grado
alcolico non invecchiano bene...
Terzo, e meglio che ti dia dei nomi... i base nebbiolo generamente sono
molto longevi, avendo dei tannini rilevanti. Cosi' alcuni grandi toscani e
umbri rossi (sagrantino, brunelli vari, montepulciani e via dicendo).

Pero' staremmo qui per delle ore... l'unica e' assaggiarli uno ad uno e
provare a immaginare cosa puo' succedere...

vorrei essere piu' chiaro ma la domanda e' proprio molto molto difficile.

ciao

bacca








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J. L. Picard
2003-11-10 13:37:54 UTC
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Post by Marco Baccaglio
Risposta molto difficile se non impossibile.
In sostanza la capacita' di invecchiamento dipende dalla struttura del vino,
cioe' da quanto (1) alcol, (2) tannini e piu' in generale (3) estratto secco
ha.
Hai dimenticato l'acidita' che svolge un ruolo fondamentale, soprattutto
nei bianchi, per prevenire l'ossidazione, ma soprattutto l'equilibrio tra
i vari elementi, che secondo molti e' il vero fattore-chiave per un
corretto invecchiamento: piu' il vino e' equilibrato tra
alcool-acidita'-struttura (polifenoli e zuccheri) meglio invecchia.
Credo che in generale l'alcool sia il meno importante tra gli elementi che
contribuiscono alla longevita', come dimostrato dai grandi riesling
tedeschi che ínvecchiano meravigliosamente per piu' di 20 anni avendo meno
di 10 gradi alcoolici, ma questa e' un'impressione mia.

Ciao,
L.
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Luk
2003-11-10 13:56:48 UTC
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Ciò che ha detto
Post by J. L. Picard
Credo che in generale l'alcool sia il meno importante tra gli
elementi che contribuiscono alla longevita', come dimostrato dai
grandi riesling tedeschi che ínvecchiano meravigliosamente per piu'
di 20 anni avendo meno di 10 gradi alcoolici, ma questa e'
un'impressione mia.
Ciao,
L.
Sono d'accordo anche io. Se si riducesse tutto ad alcol acidità e tannini,
il lambrusco secco o la barbera vivace sarebbero tra i vini più longevi al
mondo.
Il fatto è che ci sono tanti tipi diversi di tannini, polifenoli, antiociani
e flavonoidi (solo per citare alcuni componenti del vino; alcol ed acidi
invece sono più o meno sempre gli stessi), non tutti con la stessa
resistenza all'ossidazione. Quei vini che per motivi in parte di vigna ed un
po' anche di cantina, riescono a fornire (o a trasformare) questi elementi
in una forma più stabile, sono anche i più longevi.
Poi (e quanto segue tutto IMHO), in genere i vini passiti tendono ad essere
longevi, anche quando provengono da uve di per sè inadatte a vini da
invecchiamento (cfr trebbiano per il vinsanto). Mi sono quindi convinto che
quando per ragioni storiche o ambientali o di pratica enologica in generale,
l'uva maturi molto lentamente, le vendemmie siano tardive con tendenza
all'appassimento dei grappoli, ed il tipo di vitigno garantisca comunque
acidità sufficiente, all'ora il vino che si ottiene invecchierà benissimo.
Luk
Mike Tommasi
2003-11-10 13:55:50 UTC
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Post by Marco Baccaglio
Secondo, qualsiasi vino che tu comperi, NON DOLCE, con alcol inferiore al
12% non e' generalmente da invecchiare.
Perche nelle tipologie conosciute, e a parte casi particolari come i
grandi tedeschi ipo-alcoolici menzionati da Picard, i vini a basso
livello di alcool sono in generale vini fatti in fretta, con rese alte
e uve immature, e quindi bassi non solo di alcool ma anche di acidita,
di estratto secco, di polifenoli, di tutto. Non sono neanche buoni da
giovani.

Ora non dimentichiamo i vini DOLCI che, se risultano da una vera
concentrazione naturale per appassimento o botritis, e quindi se sono
vini COMPLESSI e dotati di acidita elevata (quindi praticamente
equilibrati), hanno potenziale di invecchiamento oltre dieci volte
superiore ai piu grandi rossi.

Mike
Marco Baccaglio
2003-11-10 16:17:38 UTC
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Post by Mike Tommasi
grandi tedeschi ipo-alcoolici menzionati da Picard, i vini a basso
livello di alcool sono in generale vini fatti in fretta, con rese alte
e uve immature, e quindi bassi non solo di alcool ma anche di acidita,
ecco questo intendevo.

ciao

bacca


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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Tifereth
2003-11-10 20:42:55 UTC
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Grazie a tutti: non pensavo, da ignorante come avevo premesso di essere, che
fosse una questione così complessa, ma neanche mi aspettavo di avere in
risposta cotanta abbondanza di opinioni!
A questo punto mi chiedo: sarebbe opportuno, dato il gran numero di fattori
e cause (ed eccezioni) che influiscono sulla predisposizione
all'invecchiamento, qualora non dovessi comprenderlo da solo dalla
descrizione dl vino, chiederlo di volta in volta a chi me lo vende e/o qui
sul NG? ( vedendo bene di non intasarlo, ovvio!;) ).
Grazie davvero, saluti.


--
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Tifereth

***@libero.it
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Stat rosa pristina nomine; nomina nuda tenemus.
Mike Tommasi
2003-11-10 20:57:58 UTC
Permalink
Post by Tifereth
Grazie a tutti: non pensavo, da ignorante come avevo premesso di essere, che
fosse una questione così complessa, ma neanche mi aspettavo di avere in
risposta cotanta abbondanza di opinioni!
A questo punto mi chiedo: sarebbe opportuno, dato il gran numero di fattori
e cause (ed eccezioni) che influiscono sulla predisposizione
all'invecchiamento, qualora non dovessi comprenderlo da solo dalla
descrizione dl vino, chiederlo di volta in volta a chi me lo vende
Guarda che chi te lo vende, soprattutto se non e' del NG, non e'
necessariamente informato. ;-)

Ricorda pure che i vini che non sono idonei a invecchiamento non sono
necessariamente scarsi. Ci sono vini favolosi che non durano piu di
qualche anno...

Mike

Luca Zenarolla
2003-11-10 14:21:25 UTC
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Post by Marco Baccaglio
In linea di massima, i vini rossi dovrebbero invecchiare di piu' e meglio
che i vini bianchi. Regola con un numero incredibile di eccezioni...
Secondo, qualsiasi vino che tu comperi, NON DOLCE, con alcol inferiore al
12% non e' generalmente da invecchiare.
Non dimentichiamo gli spumanti metodo classico e gli champagne...che a
mio parere sono, insieme ai botrizzati, i vini in assoluto + longevi...
Chiaramente, è sempre la qualità di partenza del vino la prima grande
scriminante x stabilire se un vino è adatto o no ad essere invecchiato...
martello
2003-11-10 15:18:16 UTC
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Post by Tifereth
Ciao a tutti! Sono abbastanza ignorante, anche se non totalmente profano, in
materia di vino, ma ho deciso di avvicinarmi all'argomento mettendo su anche
come faccio a sapere quali vini si prestano ad essere bevuti dopo diversi
anni e quali no?
Di fatto non lo sa nessuno perché un vino invecchia bene ed un altro no. Si
possono trovare eccezioni menzionando uno per uno i vari paremetri
principali costituenti il vino, se si parla di alcol ci sono eccezioni
(d'altronde i grandi bordolesi storicamente non sono vini molto alcolici o
mi sbaglio Mike?), se si parla di tannini anche (e allora i bianchi...???),
se si parla di acidità pure (di nuovo molti vini bordolesi con pH più vicini
al 4 che al 3). Il fatto è che, e direi per fortuna, nessuno sa qual'e'
realmente "la ricetta". Io credo che quelli che hanno maggiori probabilità
di migliorare nel tempo sono i vini buoni, e secondo me è tutto in questa
ovvietà.
Poi c'e' anche il discorso da fare che non tutti i vini devono per forza
invecchiare, anzi, quelle tipologie che fanno della freschezza e della
vivacità il loro punto di forza vanno bene cosi' e basta, non vi pare?
J. L. Picard
2003-11-10 15:25:35 UTC
Permalink
Post by martello
Io credo che quelli che hanno maggiori probabilità
di migliorare nel tempo sono i vini buoni, e secondo me è tutto in questa
ovvietà.
Sono d'accordo, anche perche' e' un altro modo di dire quello che ho
scritto io, ovvero che alla fine il fattore-chiave per la longevita' e'
l'equilibrio (in che cosa consiste la "bonta'" di un vino se non
nell'equilibrio tra i suoi elementi?).
Post by martello
Poi c'e' anche il discorso da fare che non tutti i vini devono per forza
invecchiare, anzi, quelle tipologie che fanno della freschezza e della
vivacità il loro punto di forza vanno bene cosi' e basta, non vi pare?
D'accordo, anche se oramai i produttori tendono a realizzare selezioni
"riserva" o comunque da invecchiamento anche per vini che fino a qualche
anno fa sarebbero stati considerati buoni solo per il consumo immediato.
Per talune tipologie pero', come la Lacrima di Morro o il Lambrusco,
pensare a selezioni da invecchiamento mi sembra aberrante e contrario alla
natura di questi vini.

Ciao,
L.
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